Gita a Rocca d'Olgisio



con salumi e gutturnio del piacentino


Prima gita di Primavera.

Oggi abbiamo un programma fitto di appuntamenti, per cui si decide di partire di buonaora per una gita ai castelli del ducato di Parma e Piacenza. Ci troviamo a Tortona per le 10,30, ed in una oretta di strade senza traffico siamo a Zavatterello, paese in collina sui 750 m di altezza, famoso per essere la patria d'origine degli antenati del Dott. Il tempo per fare due passi nel borgo accompagnati da un'arietta tagliente, ed eccoci nuovamente in auto alla ricerca dei monumenti preferiti dai milodonti in vacanza: i ristoranti! Nascosto in una frazione abbarbicata su di un colle ecco finalmente il luogo: il Ristorante San Giorgio in quel di Genepreto di Nibbiano. Trovare il parcheggio è un'impresa , le stradine del paese sono strette ed il tornante da cui si acccede al parcheggio non si puo affrontare se non in retromarcia. In giro non c'è un'anima viva, solo un'altra auto parcheggiata. Il Cantoniere inizia a preoccuparsi: ma dove siamo capitati, proviamo ad entrare e si sente un gran vociare, sono appena le 12,20 e ci sono due sale semipiene: sima in tre riusciamo a sussurrare ad una cameriera che fa una smorfia, ma poi trova l'ultimo buco rimasto. Ma da dove arriva tutta questa gente? Appena seduti ci sistemano subito, in tavola c'è già una bottiglia di gutturnio beverino, e prima di aprire bocca ecca che arriva un piatto di salumi accompagnati dai tipici gnocchi fritti. Seguono un assaggio di torta fritta ed un flan di zucca. Appena il tempo di respirare ed ecco uno splendido risottino ai funghi seguito dai pisarei non all'altezza. A questo punto si dimenticano di noi(un disguido tra due cameriere), mentre nel locale continua ad arrivare gente, ed intanto siamo al secondo morto! Finalmente arrivano i tortelli all'ortica, cui seguono i secondi:roastbeef con rucoletta ed anatra con patate. dolce e caffè con limmancabile grappino concludono il pasto 85 EURI e via in macchina per la Rocca d'Olgisio, non c'è anima viva per la strada che si inerpica nel bosco. Ed iinvece ecco che appena pagato l'ingresso si materializzano una decina di visitatori che si aggiungono a noi nella interessante visita guidata al castello. Ascoltiamo con attenzione tutte le storie della guida, comprese le note storiche sulle Sante nate nel castello, le famosissime Santa Fauustina e Santa Liberata. Lasciamo la rocca e ci accorgiamo subito che i conti non tornano, il programma prevedeva la visita di tre castelli, il Passo del Penice per degustare il famoso amaro e le chiese di Bobbio dedicate a Santa Fara e San Colombano, ed invece è quasi notte e siamo al primo castello. Il Cantoniere che è uomo di mondo si accorge presto che è il risultato di un complotto di CGIL e Comunisti, che non avendo voglia di lavorare anno accorciato le ore, ma si sono fregati da soli perchè le ore sono corte anche al sabato e domenica, e così bisogna già tornare a lavorare. Facciamo appena in tempo per un giro attorno al castello ed alla Rocca di Agazzano, in cattivo stato: il castellano per sopravvivere al duro inverno si è tagliato un albero secolare nel cortile e si è anche bruciato il ponte levatoio. Ritorno passando per Rottofreno, paese gemellato con Radicofani nella mitologia dell'automobilista da diporto.

Bel giro nonostante i Comunisti e la CGIL!!!