Il Curioso delle Birre:
Gita d'agosto in Franconia



Bamberga e dintorni......

schlenkerla bamberga


cipolle e birrette a Bamberga


Note sulla Baviera tratte da Tuttobaviera

Primo giorno giovedì 17 agosto 2006
Ferie d'Agosto: si parte per la Germania di prima mattina con sosta a Gavonata per prelevare il navigatore e via per le strade deserte verso Chiasso, accompagnati da un tempo incerto ed una bella frescura mattutina. Il traffico è quasi inesistente, facciamo la A7, ed è persino strano vedere la tangenziale di Milano con le corsie libere. In poco tempo arriviamo alla frontiera ed in Svizzera inizia anche a piovere. Proseguiamo ad andatura lenta verso il San Bernardino con la solita litania dei lavori in corso. Optiamo per un percorso tutto svizzero senza Autostrada Austriaca per cui ci tocca attraversare Bregenz, è quasi mezzogiorno e c'è un bel po di traffico. Proseguiamo in direzione di Ulm (città natale di Albert Einstein), ma resistiamo solo fino alla "mezza", usciamo dall'autostrada e troviamo una landgasthof defilata : pranziamo con una buona Pils una bistecca di Kalb(vitello), insalata e spatzle, tutto buono. Appesantiti ma di buon umore riprendiamo il viaggio e raggiungiamo la meta senza difficoltà. La superstrada arriva infatti quasi in centro di Ulm, e c'è un comodo parcheggio proprio sotto il rathause. Due passi e siamo nella famosa piazza con la Cattedrale gotica ed il Munster, il campanile, più alto del mondo (161.53 metri). La piazza è bruttissima con un abbinamento antico-moderno che non convince, in compenso il campanile è impressionante, e lo stare a testa all'insù mette a dura prova la cervicale. Visitiamo la cattedrale all'interno ma con veto di Angiolino sul Munster: non si sale e basta! Il Dott, suo malgrado si adegua, ma in fondo ride sotto i baffi. Sentiamo odore di Danubio, e seguendo lo scorrere di un rio, attraversiamo il pittoresco quartiere dei pescatori "Fischerviertel" ed arriviamo alla passegiata sulle mura della città che la separano dal bel Danubio blu. Lasciamo la città con una prima parte in autostrada ed in poco tempo arriviamo alla meta: Pappenheim nel Parco dell'Altmuehltal che ha come logo una simpatica ammonite. Il Paese è caratterizzato da un (castello)Burg che sovrasta la città. Ormai rimangono solo alcune parti della fortezza fondata nel XII secolo e sono in parte visitabili. Dalla sommità della torre si ha un bel panorama sulla città e sulla zona circostante. La città sorge su di un sito celtico poi sviluppato dagli Alemanni; la prima notizia storica si ha da un Urkunde, un diploma del 802 d.C. Uno dei membri più conosciuti della famiglia Von Pappenheim è sicuramente il Feldmaresciallo Gottfried Heinrich zu Pappenheim che combatté agli ordini del generale Wallenstein nella guerra dei Trent’ Anni durante la quale si meritò il titolo di Macellaio di Magdeburgo per il saccheggio spietato della città dopo la sua resa. Una prima impessione sfavorevole, non ci sembra un posto meritevole di sosta ma prima di sera avremo già cambiato opinione. Al secondo giro del centro troviamo l'alberghetto prescelto Hotel-Gasthof Zur Sonne che ha al pianterreno una fornitissima macelleria e sulla porta d'ingresso l'inconfondibile cartello che recita:Qui si mangia il famosissimo Agnello dell'Altmuehltal: non siam forse qui per questo! L'albergo è quasi tutto pieno, rimangono solo stanze piccoline che affittano ai ciclisti "Bett und Bike". Ci accontentiamo e dopo una rinfrescata, e visto che la terrazza del ristorante(al nostro piano) tende a riempirsi, ci affrettiamo e troviamo due degli ultimi posti su di una bella terrazzina alle pendici del Burg. Molti dei commensali sono ciclisti, avvolti nelle loro tutine tecniche, che dopo aver smaltito durante il giorno, accumulano le riserve per il giorno a venire. Naturalmente ildott prova l'Altmuehltal Lamb arrosto che è tenero e gustoso ma forse più pecora che agnello. Angiolino si butta sul maiale, la sua bestia preferita. Beviamo birre Monchshof di Kulmbach con Angiolino che preferisce le bionde(keller) mentre ildott le brune(dunkel). Terminiamo con una dessert gigante, e mentre i ciclisti continuano ad impiombarsi (quarto giro di birre + vari schnapps) andiamo a fare gli atleti su e giù per le pendici del castello illuminato che domina tutto il paese. Vorremmo bere un'altra birretta ma alle 11 di sera anche i bar più trasgressivi sono ormai chiusi ed allora bonanotte.

Secondo giorno - venerdì 18 agosto 2006

Ci svegliamo accompagnati dal tintinnio di una leggera pioggerella, scendiamo per colazione ed ecco la sorpresa: la sorella di Vigo in persona sorveglia le operazioni e fa la guardia alle marmellate perchè conosce bene i ciclisti, in primis quelli di Bosio. Ai tavoli ci sono infatti solo tutine tecniche con appetiti voraci in attesa del sole per la partenza. Coperti, partiamo con la pioggerella in direzione di Weißenburg, antica città di fondazione romana: lo testimonia il fatto del ritrovamento di un impianto termale d’epoca romana considerato il maggiore della Germania e i resti del Castrum Biriciana del quale è stata recentemente ricostruita una porta. La città è situata sulla Limes Stasse, la strada che segue l'antica linea di confine tra il mondo civile ed i barbari.(unesco). Pochi km, e ci siamo, parcheggiamo davanti al cimitero e ci troviamo in una splendida città di chiara impronta medioevale è cinta da mura e da 31 torri; in parte il fossato è ancora pieno d’acqua, in parte è prato. Per fortuna smette di piovere per cui facciamo il periplo delle mura per poi addentrarci all'interno dove regnano pulizia ordine e silenzio. Anche le attività lavorative sembrano svolgersi a bassa voce. Entriamo in una libreria attratti da un'offerta e ci accaparriamo un meraviglioso cofanetto di carte stradali della Germania 1-200.000 che si riveleranno utilissime. Ispezioniamo anche la parte romana, la chiesa gotica di St. Andreas, fondata nel 1327 , la Ellingertor, risalente al XIV secolo e considerata una delle più belle porte cittadine della Germania; a sinistra appare l’antico stemma della città imperiale (dal 1241) a sinistra quello attuale risalente al 1481. Insomma, facciamo una visitina come si deve, e poi ritorniamo verso Pappenheim per percorrere tutta la tortuosa valle dell'Altmuhl. Nel frattempo anche i ciclisti ed i canoisti sono usciti dalle loro tane e ci accompagnano nel nostro percorso anche se da lontano; dopo pochi km troviamo anche un gregge del fomoso "altmuhl lamb", forse sarà l'unico o finto perchè è proprio lo stesso gregge ritratto nelle brochure, stessa location e stesso pastore. Proseguiamo tra i paesini fino ad arrivare ad Eichstätt, cittadina francone sulle rive dell’Altmuehl, sede di un’antica Università cattolica, distrutta dagli Svedesi nel 1634 durante la guerra dei Trent’Anni e successivamente riedificata in stile Barocco. Visitiamo la Residenzplatz, considerata una delle più belle piazze barocche della Germania, progettata dagli architetti italiani G. de Gabrieli e M. Pedretti, sulla quale si affacciano le quattro Curie dei Canonici , la Dompfarrhof del 1510 e il fianco della Residenz. La città è troppo barocca per essere bavarese e troppo bavarese per essere barocca, insomma ci delude un po, sembra quasi fuori posto. Per affogare la delusione in una buona birra entriamo in una Gastatte del centro ed all'ombra di un fico in un cortiletto interno pranziamo per benino. Subito dopo pranzo saliamo alla chiesa di Santa Walburga facente parte di un convento benedettino del IX sec. che custodisce dietro l’altare maggiore le reliquie della Santa. Domina la città ilcastello Willibaldsburg dove ha sede il museo del Jura, importante per la grande quantità di fossili provenienti dalle cave locali tra cui spicca per fama quello dello Archeopteryx considerato l’anello di congiunzione tra rettili e uccelli. Tappa successiva a Berching, una cittadina dove sembra di respirare aria di Medioevo, con le sue mura costruite nel XV secolo con tredici torri e quattro porte contrapposte, la pavimentazione stradale tutta di pietre quadrate simili ai Sampietrini, alcune case a graticcio e la piazza principale colorata dalle facciate delle case e dai fiori dei balconi.Il paese sorge lungo il Mein-Donau Kanal, il canale navigabile che unisce i Fiumi Meno e Danubio e che, assieme al Rhein-Mein Kanal o Canale Reno-Meno, permette di unire per via interna l’Oceano Atlantico al Mar Nero e che è quotidianamente percorso da un gran numero di chiatte commerciali trasportanti materiali inerti battenti tutte le bandiere europee. Ma non siamo venuti qui per questo bensì per assaggiare una birretta di una Privat Brauerei , la Winkler, che sorseggiamo comodamente seduti nella piazza del paese. Prima di imboccare l'autostrada per Bamberg passiamo dall’Abbazia benedettina di Plankstetten,in origine romanica (1129) come lo dimostrano i muri di fondazione delle due torri ed il portale anche se successivamente ha assunto un aspetto barocco. Ci fermiamo per qualche minuto solo per visitare la chiesa, e vedere che questo monastero situato sulle sponde del Danubio, è sede di un centro di produzione di prodotti naturali. Tappa successiva ad Amberg città medioevale nella pianura, la sosta è breve, giusto il tempo di una passeggiata, sembra una città tranquilla ma anonima, caratterizzata dalla presenza di soldati americani. Ce ne andiamo subito. L'autostrada verso Norimberga è molto trafficata, nei dintorni della città si procede a passo d'uomo, per cui accumuliamo ritardo nella tabella di marcia. per fortuna la situazione migliora verso Bamberga dove arriviamo per le 20 circa. Dopo qualche giretto a vuoto, causato anche dalla chiusura di un ponte con conseguente modifica della viabilità, troviamo l'Hotel Die Alte Post in Heiliggrabstraße 1, proprio dietro l'Hotel National dove eravamo già stati nel 1999. Il posto, pur senza pretese è carino e con personale disponibile. Per la prima notte ci sistemano in una tripla al pian terreno, per il weekend c'è il pienone, ed anche in garage troviamo a stento un posticino per la Yaris. Dopo una doccetta di rito, ci incamminiamo speranzosi verso il centro senza particolari programmi, ma appena svoltato l'angolo troviamo l' Obere Königstrasse, e una di fronte all'altra due Birrerie mitologiche: la Spezial e la Fassla, optiamo per la prima e mai scelta fu più azzeccata poichè è l'ultimo giorno di apertura prima delle ferie estive. Ci sediamo nel cortile interno e ci beviamo una prima "rauchbier lager" molto più chiara e delicata della Shlenkerla, che rimane la preferita, di seguito il solito piatto a base di carne di maiale, e come secondo assaggio birresco arriva una meravigliosa "U" ovvero una Ungespundetes, una lager chiara, non affumicata, non filtrata e poco carbonata, quasi ferma. Molto piacevole e bevibile.



Terzo giorno - Sabato 19 Agosto

Bamberga è una piccola città della Franconia, dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità perché possiede il centro storico meglio conservato di tutta la Germania, scampato ai bombardamenti della seconda guerra mondiale (leggende narrano che la patrona S. Cunegonda circondasse la città di nebbia durante gli attacchi per rendere difficile il lavoro ai bombardieri alleati).
Fondata nel xi° secolo dall’imperatore del Sacro Romano Impero Enrico II°,su di un precedente (902) "castrum Babenberg" scelta come sua capitale e costruita, come Roma, su di un’area di 7 colli. Nei suoi 1000 anni di storia seguente non fu mai fortificata e mai assediata.
Bamberga era una volta chiamata "la sinfonia in B" (B nel mondo anglosassone è la nota musicale "si"): per i suoi Buerger (i cittadini), Burg (castello), Barock (barocco), Brezn (pane) e Bier.
Attirano subito l'attenzione del visitatore l'imponente Duomo con i suoi quattro campanili e l'Altes Rathaus ("vecchio municipio"), ancorato come una nave in mezzo al Regnitz, uno dei fiumi che attraversa Bamberg.
La parte più antica della città sorge sui sette colli, ognuno dei quali offre una immagine da cartolina, e tra i migliori consiglio il Michaelsberg.
Uno dei monumenti principali è, come già riportato sopra, il Dom, consacrato nel 1012 e successivamente sottoposto a nuovi lavori, ultimati nel 1237. All'interno è da notare il "Bamberger Reiter", il cavaliere di Bamberga ,considerata la prima statua a grandezza naturale scolpita dopo l'antichità una scultura che rappresenta idealmente la figura di un re cristiano del 1200(Santo Stefano Re di Ungheria?). Nella chiesa riposano Enrico II il Santo e la moglie Santa Cunegonda e c'è anche la tomba di Papa Clemente II, morto nel 1047 e unico Pontefice sepolto in Germania.
Accanto al duomo si trova la Neue Residenz, fatta costruire dal principe-vescovo della città nel '600, con i suoi saloni (spicca tra tutti la Kaisersaal) ed il magnifico giardino delle rose. Per gli amanti dell'architettura barocca è da visitare la zona del Grüner Markt, famosa anche per il mercato ortofrutticolo che si svolge nella Maxplatz, dove si trova la chiesa di St. Martin. Sulla collina di Michaelsberg c' la chiesa di St. Michael con la tomba di Sant'Otto e l'annesso convento dei Benedettini (oggi casa di riposo per anziani) ed il Museo della birra, fondato all'inizio del 1015 e ristrutturato nel periodo barocco. Dalla terrazza si può ammirare uno dei migliori panorami di Bamberg e della campagna circostante. Lasciando la collina e scendendo in città, meritano una visita la chiesa e il convento dei Carmelitani (Karmelitenplatz 1), fondato nel XII secolo e tuttora abitato dai frati. Lasciando il barocco e passando al gotico ci troviamo di fronte alla Obere Pfarre ("parrocchia alta"), la cui prima pietra venne posata nel 1325; anche in questo caso però l'influenza seicentesca si fa sentire: l'altare è un altro sontuoso esempio di stile barocco.

Una buona colazione ci attende all'inizio della giornata, abbiamo bisogno di proteine perchè abbiamo preso a noleggio alla reception due biciclette. Per e 9 siamo pronti per la visita della città che iniziamo con un giretto lungo le sponde del Regnitz. Lasciamo le biciclette vicino alla statua del Centurione (di Miltoraj) sull'Untere Brucke e facciamo un giretto col battello sul Regnitz e quindi sul Mein-Donau Canal fino al porto fluviale di Bamberga. Il giretto dura un'oretta, costa 7 euro e rientriamo alla base per ora di pranzo. Il Centurione sorveglia le bici, per cui a piedi andiamo al 6 di Dominikanerstraße dove si trova l'antica taverna della Schlenkerla per gustare la famosa cipolla ripiena accompagnata dalla RauchBier. Per digerire, riprendiamo le biciclette e andiamo sulla collina di Michaelsberg. Salita durissima, da buoni cristiani per non stancare troppo le bici, scendiamo e le accompagniamo a piedi fino alla vetta. Si entra da un voltone in un grande piazzale, sulla sinistra c'è il museo della birra(già visitato in altra occasione) e di fronte la chiesa che visitiamo soffermandoci in particolar modo sulle volte su cui è dipinto un erbario e sulla tomba di Sant'Otto l'unico Santo al mondo numero cardinale, mentre di ordinali ne conosciamo tanti, anche vicino a casa. Passeggiamo quindi sul retro della chiesa, una terrazza con un bel panorama sui tetti di Bamberga con dei bei baretti. Scendiamo a valle verso il Dom, passando prima dal Rosengarden nella Residenz, anche qui con terrazza panoramica e bel baretto con torte ed un modo particolare per ordinarle: Si entra in cucina si sceglie la torta, consegnano un numero che poi bisogna dare al cameriere. Ci pappiamo una n.18 bevendo una Radler, la bibita dei ciclisti, pure da noi chiamata bicicletta anche se ormai un po fuori moda. Passiamo quindi al Dom caratterizzato da quattro capanili che trasuda di storia tra tombe di Papi ed Imperatori. Ritorniamo quindi verso casa passando dall'Untere Konigstasse per un riposino ed una rinfrescata. Serata dedicata alla Fassla, di fronte alla Spezial, ma con ambiente completamente diverso, più popolare. Le cameriere sono rotondissime con vestitini attillati e volano velocissime tra i tavoli.Stasera si beve Lager vom Fass, buonissima come al solito, e le solite maialate. Prezzi popolari, avventori allegri, salgono i canti, e fuori piove. Niente giretto serale, bagnati col rapportone si pedala verso casa.

Quarto giorno - Domenica 20 Agosto

Ci svegliamo presto, e dopo una sostanziosa colazione prendiamo le biciclette ed usciamo da Bamberg con la Memmelsdorf Strasse che si prende facilmente, basta girare a sinistra all'uscita dell'albergo e poi sempre dritto. Le ciclabili permettono di pedalare in scioltezza e sicurezza, c'è una bella frescurina le uniche maledizioni se le prendono le autostrade con i loro cavalcavia, Cima Coppi per un non allenato. Dopo pochi km prima sosta al castello di Seehof; parcheggiamo con cura ed entriamo nel palazzo dei Principi Vescovi di Bamberga. Il posto è bello c'è un grande parco con laghetto e molte fontane sparse ovunque. Memmelsdorf è a pochi minuti, sostiamo davanti alle tre birrerie del paese Brauerei Drei Kronen ma col polpaccio caldo proseguiamo per Menkendorf 5 km oltre. Ci fermiamo alla birreria Hummel, nel cortile interno c'è una tavolata di vecchietti che si fanno dei litroni di birra, tra il disapprovo generale prendiamo due kleine di keller (morbidissima), ci sgridano un po, ma poi ci lasciano bere tranquilli. Proseguiamo con un giretto del paese dove c'è anche un Bierkeller della stessa birreria all'ombra di grandi alberi, e poco più in la brauerei Wagner, chiusa. Tappa successiva a Breitengüssbach, dove troviamo la Hummer, aperta, ma è ancora un po presto per il pasto per cui ancora una mezzora di pedalata e siamo a Baunach, dove purtroppo troviamo la Sippel chiusa. Ci fermiamo per il pranzo in una Gasthof nella piazza del paese, dove assaggiamo il primo coniglio tedesco, una bella porzione, una bella pils e siamo pronti per il ritorno. Ripassiamo dalla Hummer e proseguiamo per Kermenn, dove troviamo due birrerie: la Wagner Brau e la Leicht, che hanno le Bierkelller poco distante nel bosco. Una stradina sterrata costeggia il fiume e poi si allontana appena fino a raggiungere i margini di una boscaglia ed ecco in altura la Wagner Bierkeller. Ci sono molte famigliole che vengono a fare merenda, e il posto pin piano si affolla. Arriva anche la banda del paese che si apposta in un angolo ed inizia a suonare. Prendiamo due krug di keller molto buona morbida con un leggero retrogusto di caffè accompagnata da una bella fetta di torta. Ci fermiamo un'oretta ma poi nuvoloni all'orizzonte ci consigliano il rientro. La strada verso Bamberg è tutta in mezzo alla campagna, lontano dal traffico. Spuntiamo in città sulla Coburger Strasse ed inizia a piovere; ci fermiamo al riparo della tettoia un supermercato italiano da un nome altisonante: "Mercato Di Dio". Per fortuna smette presto di piovere ed allora riprendiamo la strada di casa con una tappa però al cimitero della città. Molte cose di un posto si imparano vedendo il cimitero, se si rispettano i morti si rispettano anche i vivi, ebbene il cimitero è come la città, accogliente ed ordinato. Con il sedere mezzo rotto mettiamo le bici in garage, e mentre riprende a piovvigginare, facciamo un salutare riposino. Verso sera ci prende una grave crisi da astinenza da stinco per cui andiamo, rigorosamente a piedi per salvaguardare i fondoschiena rotti, alla Schlencherla. Solo posti in piedi, ma troviamo posto con un povero diavolo seduto da solo ad un tavolo, ha qualche problema, un aspetto triste ed in più dei vistosi tappi nelle orecchie che spuntano fuori di due centimetri. Appena gli rivolgiamo la parola, però sorride, e ( per quel poco che riesco a capire di tedesco) mi racconta la storia della sinfonia in B della città. Stinco e birretta e poi in strada decisi ad andare per un cicchetto da Pizzini, un famoso locale nella stessa via, ma è chiuso, per cui mogi mogi ritorniamo verso casa.

Quinto giorno - Lunedì 21 Agosto

Oggi è il giorno delle commissioni, dobbiamo comperare le birre per la I° edizione della MiloBierFest a casa del dott. Dopo la solita colazione decidiamo di ripercorrere in parte il tragitto del giorno precedente. Prima sosta da Hummel dove prendiamo due "party fasser" da 5 litri di keller Oggi giorno feriale la birreria è attiva ed c'è nell'aria un bell'odore di malto . proseguiamo per Kemmern dove prendiamo un fustino di lager alla WagnerBrau, quindi ci spingiamo verso il nord in direzione di Coburgo. A mezza strada ci fermiamo a Sesslach, posto noto per avere una Kommunbrauhaus che produce birra servita alla Gasthof Reinwand e da Zum Roten Ochsen, con un procedimento tipo zoigl. Il paese è carino, cinto da mura e con comodi parcheggi all'estero. Facciamo un giretto mentre nella piazza dove ci sono i locali sopra citati stanno smobilitando l'impianto di una festa. Proseguiamo per Coburgo, città nota per il suo castello (Veste) che la domina dall'alto. C'è un bel parcheggio comodo nei pressi della piazza del municipio (carina). In un angolo della piazza notiamo un baracchino da cui escono un gran fumo ed un delizioso profumino: stanno preparando le famose salcicce di Coburgo, 1 stuck (15 cm) 1,83 Euro e sono servite in mezzo ad un microscopico panino da cui fuoriescono per bene da ambo i lati. Non resistiamo e passiamo all'assaggio, una spruzzata di senape, e sono una meraviglia. Dal centro il castello non si vede, prendiamo una cartina all'ufficio turistico, e saliamo verso l'alto. In mezzo ad un parco ben tenuto, facciamo una bella camminata, arrivando alla meta sudatelli. In cima fa persino freddo, e c'è un vento tagliente; facciamo un giro nella parte esterna tralasciando il più impegnativo tour interno. La fortezza è bella e ben tenuta, con la coda dell'occhio vediamo un trenino turistico, e lo prendiamo al volo per la discesa in centro alla modica cifra di 2 Euro, forse se lo prendevamo all'andata era meglio, comunque non perdiamo l'occasione per farci l'ulima salciccia sempre al solito posto. Ritorniamo verso Bamberga, e ad un certo punto ildott inizia a maledirsi da solo, non ha più la memoria di una volta e si è dimenticato di passare da Vierzehnheiligen un Santuario quasi sulla strada per Coburgo con la Alte Klosterbrauerei che produce deliziose birrette. Di ritorno a Bamberg, riusciamo a parcheggiare nel sotterraneo vicino all'ufficio turistico, che poi è vicinissimo al NonneBrucke e di corsa andiamo alla Schlenkerla per prendere due fustini e bere l'ultima Rauch.
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All'imbrunire arriviamo ad Essing, anche qui si trova una Bräuereigasthof dove troviamo una cameretta con bagno esterno; una rinfrescata e siamo nel ristorante, che ha una bella terrazza sul fiume, c'è una frescura bestiale e le poche persone che son fuori hanno il cappotto. Nell'accogliente interno ci servono una bella cenetta con tanto di "forelle" (trota) cucinata a regola d'arte, dolcetti e birrette deliziose ed infine anche il grappino, un distillato di weisse. Ben coperti facciamo un giretto del paese quindi incuriositi da rumori strani avanziamo verso l'aperta campagna in una notte nero pece. All'improvviso, un rumore assordante, arriva a tutta velocità un grande battello fluviale con grandi fari che fendono in buio, sembra un'astronave con noi prossimi ad un incontro ravvicinato del III° tipo: avevamo scordato di essere vicini al Mein-Donau Canal.

Sesto giorno - Martedì 21 Agosto

Essing è un piccolo paese rannicchiato sotto le rocce del Giura sorvegliato dall’alto dalle rovine del castello di Randeck e nelle vicinanze vi è il più lungo ponte in legno d’Europa gettato sul canale Meno-Danubio. La cittadina con la sua porta antica ed un ponte in legno su di un tratto del vecchio corso del fiume Altmuehl è molto tranquilla. Dopo colazione saliamo alle rovine del castello di Randeck distrutto dagli Svedesi durante la guerra dei Trent’Anni;troviamo il portone chiuso, ma come d'incanto si materializza un donnone tedesco accompagnata dai suoi gatti che per la modica spesa di 1 Euro ci apre la porta del maniero. I pochi resti danno l’idea di una fortezza assai importante e dalla cima del mastio che si raggiunge con una scala di legno si gode uno stupendo panorama sul Giura e sulla valle. In lontananza si vede sulle alture sovrastanti il Danubio il Walhalla, l'opera più significativa del neoclassicismo della Germania meridionale fatta erigere da re Ludwig I tra il 1830 e il 1841 su progetto dell'architetto Leo von Klenze. Si tratta di un maestoso tempio dorico voluto dal sovrano per celebrare i grandi uomini tedeschi Proseguendo in direzione di Riedenburg, facciamo una deviazione per il castello di Prunn, fortezza medioevale posta su di uno sperone a picco sulla valle dell’Altmuehl. Interessante costruzione militare che nei secoli è stata modificata, ed una struttura successiva è stata creata addossandola al torrione che è la parte più antica. Oggi il castello è sede di un museo che ricostruisce la vita dei tempi passati; in questo castello nel 1561 venne ritrovata una copia miniata del Nibelungenlied ossia la Saga dei Nibelunghi, celebre poema cavalleresco della tradizione tedesca. Dall’alto delle sue mura si gode un bellissimo panorama sulla valle e sulla cittadina di Riedenburg posta a pochi km. La città è posta all'interno di un'ansa del Danubio, pioviggina, ma ci fermiamo ugualmente per vedere il passaggio di una chiatta ad una chiusa. Proseguiamo nella visita di una birreria la Riedemburger Brauhaus, dove ci accodiamo ad un gruppo, purtroppo quasi al termine del giro riservato solo ai gruppi. Comperiamo un pintone di "Historical Emmer" scoprendo solo in seguito che si tratta di birra di farro fatta usando i prodotti bio dell'Abbazia benedettina di Plankstetten, già visitata in precedenza. La birreria produce anche la nota 5korn, fatta con 5 tipi diversi di cereali, e delle ottime birre di grano tutte "bio". Facciamo anche un giretto in un'altra birreria del paese "Brauerei Riemhofer" che però non ha lo spaccio. Prendiamo quindi la strada del ritorno seguendo le indicazioni per Freising, sulla "Strada del Luppolo".
La città è circa 30 km a nord di Monaco ed anticamente era un importante centro commerciale dell'Europa centrale, ci passava la via del sale. Sede di una delle più antiche Diocesi della Germania, ha un importante Duomo del 1200, intitolato a St. Maria e St. Korbinian, semplice all'esterno ma con una ricchezza di stucchi e affreschi barocchi dei fratelli Asam all'interno. Nella collina di Weihenstephan si trova la più antica fabbrica di birra del mondo. Fondata nel 1040 dai Benedettini, è oggi di proprietà dello Stato della Baviera. Freising si può raggiungere comodamente con la metropolitana S1 da Monaco. Non lontano, presso il paese di Oberschleißheim, si trova il castello di Schleißheim, una sontuosa residenza appartenuta ai Wittelsbach.
Girovaghiamo un po per la periferia e poi troviamo la birreria, situata in un grande edificio. Preleviamo qualche birretta e via per Erding, sede di un'altra famosa birreria che tralasciamo per l'ora tarda. Qualche km più avanti attraversando un paese nella pianura, notiamo una bella macelleria, ci fermiamo e prendiamo una borsata di salumi vari da griglia per la Milobierfest del Giovedì. Proseguiamo sul percorso già fatto in primavera,(Tegersee) salvo poi deviare per l'Achensee in Austria. Una delusione!! Sono le 20,30 e non riusciamo a trovare un posticino dove mangiare qualcosa, tutti i locali hanno la cucina chiusa. Per forza maggiore andiamo quindi verso Innsbruck, e ci fermiamo poco prima di Haal im Tirol, dove ceniamo verso le 21,30 e poi troviamo un posticino vicino per dormire.

Settimo giorno - Mercoledì 22 Agosto

Colazione magrissima e quindi via verso casa. Facciamo una tappa ad Haal im Tirol, gironzoliamo per il paese e portiamo a casa un po di pane nero con i semini. Decidiamo di non fare l'autostrada per cui attraversiamo tutta Innsbruck per imboccare la strada del Brennero. In Italia siamo costretti a prendere l'autostrada altrimenti non ci si muove. Ci fermiamo per il pranzo a San Michele - Mezzacorona nel ristorante MonteReale che già conosciamo, e nel frattempo ci comperiamo un blocco di "carne salada", una specialità della zona. Arriviamo a casa senza intoppi nel tardo pomeriggio.